KPI: cosa sono e come usarli per far decollare la tua azienda
Quando si parla di b-u-s-i-n-e-s-s spuntano spesso fuori espressioni incomprensibili che hanno il magico potere di gettarci nel panico. Quando le sentiamo in una conversazione automaticamente sorridiamo e annuiamo con aria convinta, tentando di nascondere nel più convincente dei modi il disagio che ci cresce dentro. Una di queste parole è KPI: cosa sono i Kpi, e perché sembrano così imprescindibili per la crescita del tuo business?
È troppo poco dire che KPI sta per “Key performance indicator”: si tratta di qualcosa che tutti possono reperire facilmente in pochissimi secondi di ricerca Google. Già a tradurre l’acronimo in italiano il suo senso complessivo diventa un po’ più comprensibile. Indicatore chiave di prestazione rende un po’ meglio l’idea di qualcosa che misura un progresso, ma cosa sono gli indicatori KPI, e come si valuta la KPI performance di un’azienda?
Per capire cosa sono i KPI aziendali dobbiamo scendere nello specifico e capire all’atto pratico che cosa siano. Fortunatamente, però, parlando di KPI esempi pratici ce ne sono a bizzeffe, e non è difficile comprenderne il senso e soprattutto l’utilizzo. Ma cominciamo dal principio.
Che cosa sono i KPI aziendali? Ebbene, si tratta semplicemente di un sistema per valutare l’andamento dei progressi di un’azienda. Una volta capito come utilizzarli e come applicarli alla tua avventura imprenditoriale, ti semplificheranno davvero la vita!
Il monitoraggio KPI della tua azienda va fatto settimanalmente, e si basa su una divisione in due aree, generando una vera e propria cartina tornasole dello stato di salute del tuo progetto. Le due aree KPI da tenere d’occhio sono, sostanzialmente:
Da imprenditrici sappiamo che dobbiamo tenere un occhio vigile sull’intero andamento della nostra azienda. Spesso se non deleghiamo i compiti più specifici a persone di fiducia quel che ne otterremo sarà uno scarso risultato per un grande investimento di energia. Per questo dovrai concentrarti sull’area che più ti interessa.
Restiamo sul nostro specifico: l’imprenditoria digitale.
In questo caso la cosa davvero bellissima è che siamo in grado in ogni momento di monitorare le persone che scelgono i nostri prodotti e i nostri servizi. I nostri clienti, infatti, dovranno accedere ed iscriversi alla nostra piattaforma per accedere alla nostra offerta. Saremo in grado di monitorare il loro comportamento. Un buon inizio!
Le prime due vooci sono immediatamente comprensibili, ma forse vale la pena di spiegare meglio, il caso del terzo KPI: cosa sono i ROI?
Con ROI intendiamo il Return On Investment, ossia il rapporto fra la spesa e l’incasso. In questo caso, valuteremo quale sia il rapporto fra l’incasso e la spesa che avremo effettuato in termini di comunicazione per entrare in contatto e convertire in clienti gli utenti della rete. KPI nel marketing, sostanzialmente.
Questi tre “numeri” sono più che sufficienti per capire quali siano le prestazioni della tua azienda. In questo articolo li trovi declinati in modo molto generico per un’azienda digitale, ma sarai perfettamente in grado di adattarli alla specificità della tua azienda facendo un ragionamento sulle applicazioni delle voci.
Se, ad esempio, la tua azienda non si basa su una piattaforma web ma sul contatto telefonico, non parleremo di iscritti ma di contatti in rubrica. Se per raggiungere i tuoi utenti non devi fare advertisement ma, ad esempio, partecipare a bandi, sarà quella la voce di spesa da inserire nel tuo ROI, e via discorrendo.
Passiamo dallo sguardo generale a quello più specifico. Parliamo di micro KPI: cosa sono lo abbiamo già anticipato, ma scendiamo più nel dettaglio. E soprattutto cerchiamo di capire come si impostino le task di monitoraggio per i tuoi collaboratori!
I micro Kpi sono un minimo di 3 o un massimo di 5 “numeri” che ciascun membro della tua azienda valuta per sincerarsi di stare contribuendo al buon andamento della tua azienda. Di solito si cerca di limitarsi a 3 numeri per non sovraccaricare il tuo collaboratore metterlo nella migliore condizione per monitorare i suoi dati nel miglior modo.
I micro KPI sono, in realtà, un livello più approfondito di macro KPI. Ad esempio, se tu, in quanto imprenditrice, monitorerai solo il rapporto costo/benefici generale delle tue campagne di advertisement su Facebook, il collaboratore incaricato di realizzarle sarà chiamato a un maggiore approfondimento.
Controllerà ad esempio il costo per iscritto, il tasso di conversione della landing page e l’andamento della reach delle campagne. Tendenzialmente meno sono i numeri da tenere monitorati, meglio sarà, perché navigare in un oceano di dati che spesso non ci dicono molto è il miglior sistema per affondare nella confusione!
Passiamo alla pratica: vediamo qualche esempio di micro KPI da far monitorare settimanalmente al tuo team. Per dartene un quadro, ispiriamoci a quello che conosciamo meglio: il team di Biz Academy!
Speriamo di averti chiarito le idee riguardo ai KPI: cosa sono e come si impostano è davvero un ottimo inizio, ma è solo il primo di molti passi da fare per gestire la tua azienda in modo efficiente e organizzato.
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