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ToggleCrea un business digitale che ti rappresenti davvero
6 domande da farsi proprio oggi, proprio ora.
Perché nel caos quotidiano per costruire e far crescere il nostro progetto digitale, è facile perdere di vista quel che è davvero importante.
Senza contare che, proprio come noi cambiamo ed evolviamo, così dovrebbe fare il nostro business.
Fermarci a riflettere sulle proprie priorità non è solo utile, ma necessario.
Pecco perché voglio condividere con te 6 domande essenziali che ogni imprenditrice digitale dovrebbe porsi regolarmente. Ti aiuteranno a verificare se la direzione che hai intrapreso è ancora allineata con la tua visione di successo e ad aggiustare la rotta, se necessario.
Funziona così: immagina di svegliarti domattina e con in mano l’attività esattamente come la desideri, come l’hai sempre voluta…
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Quante ore a settimana desidero lavorare?
Il tema del work-life-balance è sempre caldo, specialmente per noi donne.
Immagina la tua settimana lavorativa ideale: quante ore desideri dedicare al lavoro, così che il resto della tua vita al di fuori dell’impegno professionale possa essere in armonia?
La libertà di gestire il proprio tempo non dovrebbe trasformarsi in una maratona senza fine verso il traguardo del successo professionale, sacrificando momenti preziosi di vita personale. In questo equilibrio, è fondamentale che ci ricordiamo che non siamo macchine e, per altro, tirare troppo la corda mina anche la nostra produttività e creatività.
Forse punti a 20 ore a settimana, forse 35, o forse il tuo ritmo ideale varia con le stagioni o con le fasi del tuo business. Qualunque sia la tua risposta, questa diventa la tua metrica personale di successo, un obiettivo chiaro da raggiungere che ti permette di dare spazio a ciò che conta davvero per te.
E non si tratta solo di contare le ore, ma di renderle ore che contano… perché la qualità delle ore che dedichi al tuo lavoro è infinitamente più importante della loro quantità.
Quale tipo di lavoro faccio in queste ore?
Vuoi passare le ore immersa nella creatività, ideando nuovi prodotti o strategie di marketing?
Oppure preferisci dedicarti alla consulenza, aiutando direttamente i clienti a superare le loro sfide?
Forse il tuo elemento è l’analisi e l’ottimizzazione dei processi interni, oppure la formazione di team e collaboratori per farli crescere al massimo delle loro potenzialità.
Ma anche… quali sono le attività da cui vuoi finalmente liberarti? Forse sono compiti che non ti appassionano, che ti svuotano di energia, o che semplicemente non rappresentano il miglior uso del tuo tempo.
Identificarli non solo ti aiuta a concentrarti su ciò che realmente ti interessa e ti porta valore, ma ti apre anche la strada alla delega o all’automazione, liberando tempo prezioso che potrai investire nelle parti del tuo lavoro che ami di più.
Questa riflessione è particolarmente importante all’inizio del tuo percorso.
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Com’è il mio team ideale?
La dimensione e la modalità del team ideale sono elementi fondamentali da considerare quando delineamo la struttura operativa del nostro business.
Questa riflessione non riguarda solo il numero di persone che desideriamo avere al nostro fianco, ma anche come vogliamo che lavorino insieme e dove.
La scelta tra un team grande o piccolo infatti – e tra lavoro remoto o in ufficio – ha implicazioni profonde sulla cultura aziendale, sulla comunicazione interna e sulla flessibilità lavorativa.
Se ti immagini al timone di un’attività snella, con pochi collaboratori stretti, potresti apprezzare l’agilità e la rapidità decisionale che di un piccolo team. Questa configurazione favorisce rapporti stretti e personali, dove ogni membro conosce bene il ruolo degli altri e la collaborazione è diretta e senza fronzoli.
D’altra parte, guidare un team più ampio può ampliare le competenze e le risorse a tua disposizione, permettendoti di orizzonti più grandi sia in termini operativi che di quantità.
La specializzazione diventa la norma e la capacità di delegare aumenta. Però questo comporta anche la sfida di mantenere una comunicazione efficace e un senso di comunità tra membri del team, che potrebbero non interagire quotidianamente.
C’è anche una riflessione che voglio condividerti.
Il lavoro remoto offre flessibilità e la possibilità di attingere a talenti da tutto il mondo, eliminando i confini geografici. Ma richiede anche strumenti e strategie per mantenere la coesione e garantire che tutti siano allineati con gli obiettivi del brand.
Invece, un ufficio fisico può rafforzare il senso di appartenenza e facilitare lo scambio spontaneo di idee, anche se ovviamente limita la tua ricerca di talenti all’area geografica circostante.
Qual è il numero e il tipo di clienti che desidero?
Nelle 6 domande da farsi non potevo non inserire quella sul cliente ideale.
Puntare a lavorare con pochi clienti, ma che sono disposti a investire di più, ti permette di immergerti profondamente nelle loro esigenze, personalizzare i tuoi servizi e costruire relazioni profonde e a lungo termine.
In questo caso dovrai puntare tantissimo sulla qualità e avere un’attenzione scrupolosa ai dettagli, poiché ogni cliente rappresenterà una parte significativa del tuo fatturato.
E poi questo ti permetterà di essere più selettiva nelle scelte, dedicando il tuo tempo e le tue risorse a progetti che trovi veramente stimolanti e gratificanti.
D’altro canto, puntare su un numero più grande di clienti, con budget più contenuti, può aiutare una certa stabilità economica, distribuendo il ‘rischio’ che è implicito nella libera professione.
Questa scelta può essere anche uno stimolo per rinnovarti, spingendoti a trovare soluzioni creative ed efficienti per soddisfare diversi tipi di clientela senza compromettere la qualità.
La tua strategia di marketing e vendita dovrà adattarsi a queste scelte. Se decidi di puntare su clienti high-end, il tuo marketing dovrà essere altamente mirato e personalizzato, concentrato su canali esclusivi e messaggi che risuonano con una certa audience.
Viceversa, se scegli di servire un pubblico più ampio, le tue strategie di marketing dovranno essere scalabili e in grado di raggiungere un buon numero di persone probabilmente sfruttando la potenza delle piattaforme social e delle campagne pubblicitarie di ampio raggio.
Anche l’assistenza che puoi fornire dovrà essere calibrata in base al numero e al tipo di clienti che desideri attrarre.
In ultima analisi, riflettere sul numero e sul tipo di clienti che desideri serve a chiarire non solo chi ti vuoi rivolgere, ma anche come vuoi che la tua giornata lavorativa si svolga e quali valori vuoi che il tuo business rappresenti.
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Qual è il mio “numero del cuore”?
È una domanda che va dritta al punto, toccando l’aspetto forse più pragmatico ma altrettanto vitale della tua attività: l’obiettivo finanziario.
Questo “numero del cuore” ti aiuta a rimanere orientata verso la tua personalissima visione di successo.
La risposta a questa domanda richiede onestà e introspezione.
Devi considerare quello che realmente conta per te: dalla sicurezza finanziaria, alla possibilità di reinvestire nel tuo business, fino alla libertà di dedicare tempo alla tua famiglia o alle tue passioni.
Il tuo “numero del cuore” dovrebbe riflettere il bilancio ottimale tra queste esigenze, consentendoti di vivere la vita che desideri senza sacrificare le tue priorità.
Questo obiettivo finanziario è anche la misura tangibile del tuo successo: raggiungerlo significa avere la conferma che la direzione presa è quella giusta, che le strategie adottate stanno funzionando e che sei sulla strada per realizzare la tua visione di business.
Ovviamente è un processo che richiede di essere rivisitato e adattato nel tempo, perché le tue ambizioni crescono, le priorità cambino e la tua attività si evolve.
Che tipo di esperienza lavorativa devo viver per poter dire: questo è un successo?
Quando pensi al successo, è facile cadere nella trappola di misurarlo solo in termini di ricavi, profitti, o dimensioni del team. Ma il vero successo, quello sostenibile e gratificante, è profondamente radicato nel come ti senti riguardo al lavoro che fai ogni giorno.
Immagina di poter disegnare da zero la tua giornata lavorativa ideale. Come sarebbe? Forse inizieresti con una sessione mattutina di brainstorming creativo, seguita da incontri con il tuo team dove l’energia e le idee fluiscono liberamente. Oppure, potresti preferire di dedicare le prime ore del giorno a lavorare in solitudine, immergendoti profondamente in progetti che richiedono concentrazione e riflessione.
Qual è l’ambiente in cui ti senti più produttiva e felice? E ancora, come bilancerai il lavoro con gli altri aspetti della tua vita?
Queste 6 domande da farsi vanno al cuore di quello che significa costruire un’esperienza lavorativa che non solo ti permetta di raggiungere i tuoi obiettivi di business, ma che ti faccia anche sentire autenticamente “a posto” con te stessa.
Un’esperienza che rispetti i tuoi ritmi naturali, che valorizzi i tuoi talenti e che risuoni con i tuoi valori più profondi.
Ricorda: nel percorso imprenditoriale, la destinazione è importante quanto la strada per arrivarci. 😉
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Buon ascolto!
Ceci xx