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La Storia di WeRoad Viaggi

Manuela

Sbircia dietro le quinte di una community di viaggiatori on the road che in pochi anni è diventata conosciuta in tutto il mondo

Si dice che imprenditrice o si nasce o si diventa, io lo sono diventata contro ogni pronostico, proprio come l’ospite di oggi: Erika di WeRoad Viaggi.
Erika de Santi, ha co-fondato We Road, ed è stata riconosciuta tra i 40 under 40 di Fortune Italia nonché annoverata tra le 100 donne più influenti nel settore delle startup e del venture capital.

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Se uno vuol restare piccolo ben venga, non è che uno deve crescere per forza.

L’importante è scegliere realmente.

Allora Erika, il tuo viaggio come imprenditrice inizia con WeRoad. Raccontaci cosa hai fatto subito prima e come è nata questa idea di creare per la prima volta qualcosa di tuo da zero. Ma soprattutto, come hai superato la paura (che sicuramente c’è stata) di buttarti in qualcosa di totalmente nuovo, anche da un punto di vista di prospettiva.

Sì, diciamo che è stato un percorso molto, molto graduale ed è partito con una carriera completamente diversa. Quindi non avevo proprio preso in considerazione nella mia vita quello di diventare imprenditrice perché stavo pensando ed ero molto focalizzata a sviluppare una carriera nel travel.

Però diciamo che un mix tra opportunità e voglia di creare qualcosa da zero ha fatto sì che mi avventurassi in questa fantastica storia che è quella di WeRoad e quella dei miei co-founder, che mi hanno accompagnato in questa fantastica avventura.

Come è successo? Come è nato il tutto?

Il mio spirito imprenditoriale si è creato proprio lavorando fianco a fianco di altri imprenditori, partendo da Andrea Luzi, che è stato una delle persone con le quali ho lavorato all’inizio in Emozione 3, che è un brand che crea Cofanetti Regalo; con lui ho lavorato fianco a fianco su progetti che erano diversi da quello che era il main business.

E quindi ho avuto modo di vedere come si crea un progetto da capo, ma anche ho avuto modo di vedere come un progetto non va a buon fine, perché molti dei progetti che lanciavamo non avevano subito un product market fit, oppure non riuscivamo a trovare la quadra per farli diventare delle vere e proprie realtà imprenditoriali a 360 gradi.

E quindi mi sono anche imbattuta in quello che può essere il fallimento di un progetto che si cura da zero come project coordinator. Quindi ho cominciato un po’ ad annusare:

Bella questa imprenditorialità, però c’è il fallimento da tenere in considerazione.
Ed è una cosa che può demotivarti, oppure anche spingerti a dire: ok, proviamo qualcosa di nuovo.

E così è stato anche un po’ con WeRoad.

Quando ho conosciuto Paolo, che è il founder di WeRoad e anche di altre tantissime community come Scuola Zoo, per citarne una, ci siamo proprio trovati discutendo di un altro progetto che stavo seguendo legato al mondo dei co-living.

Volevo lanciare un co-living space a Verona, nella mia città. Però il mondo del real estate era lentissimo, non riuscivo a portare a casa l’accordo, senza contare la fatica di lavorare da sola su un progetto senza avere un compagno di viaggio o qualcuno che affrontasse con me quelle che erano le difficoltà legate al creare qualcosa da zero.

E la stessa cosa stava affrontando Paolo con diversi altri progetti che aveva in mente di lanciare o che stava lanciando, tra cui WeRoad.

E aveva bisogno di qualcuno che lo seguisse. Ed ecco dunque il match, un mix tra opportunità, creatività e voglia di creare un progetto che questa volta funzionasse. E da qui è partito il mio percorso in WeRoad.

Sono cresciuta all’interno del progetto, quindi anche qui sono diventata imprenditrice, nel senso che sono nata proprio come project coordinator.

Un team di due, lavorando come project coordinator un po’ fianco a fianco di Paolo e un po’ di Fabio, che sono le due persone con cui abbiamo creato dall’inizio WeRoad; sviluppando così la mia carriera diventando anche co-founder.

Quindi questo è stato un po’ il mio percorso. E da lì, equity partner in One Day, che è la holding che è anche parte di WeRoad; questo ha richiesto un cambio di mindset per diventare una vera e propria imprenditrice.

Immagino che ogni step di questo percorso abbia richiesto tempo, energie e anche un pizzico di rischio.

Esatto. L’importanza del network, della valorizzazione di quelli che sono i contatti, è stata proprio in questo caso fondamentale.

Infatti, ho conosciuto Paolo proprio grazie ad Andrea, che ti ho citato prima, perché appunto stavamo lavorando su una serie di progetti e aveva fatto una chiacchiera qualche giorno prima con lui, dicendo: “Ho la persona per te, perché secondo me state lavorando sulla stessa cosa”.

Ed è proprio dalla valorizzazione di ogni singola persona che che incontriamo lungo il viaggio che abbiamo l’opportunità imprenditoriale di creare dei percorsi di crescita dei nostri progetti, ma anche di crescita personale.

Molto spesso vedo anche io persone che dicono: “Ma il network mi è una perdita di tempo, non serve a nulla”.

In realtà è una delle cose fondamentali e fondanti non solo di quello che è un percorso imprenditoriale e aziendale, ma anche proprio di un percorso di carriera.

Perché adesso, dopo otto anni di WeRoad e dopo aver assunto tantissime persone, migliaia di coordinatori, il network è quello che veramente fa la differenza. Questo anche proprio nell’entrare o avvicinarsi ad una determinata realtà lavorativa, o nell’entrare in contatto con dei partner B2B strategici che sono fondamentali per lo sviluppo aziendale.

Quindi questa assolutamente è una tip da portarsi a casa.

L’imprenditrice non può essere timida. Ecco, questo è un dato di fatto. Anzi, pensare alla connessione in maniera strategica, fa veramente veramente la differenza.

Nel resto di questa intervista sulla storia di WeRoad Viaggi abbiamo parlato di:
  1. Come individuare bisogni e paure del tuo mercato di riferimento
  2. Il potere della Community e come WeRoad ne ha creata una incredibilmente affiatata
  3. Come una start up italiana è diventata conosciuta in tutto il mondo
  4. Le qualità essenziali di un’imprenditrice per affrontare le sfide

👉 Ascolta la puntata del podcast cliccando qui

Buon ascolto!

Ceci xx

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