Ascolta “Smart working: Come Trovare i Collaboratori Migliori, con Silvia Zanella.” su Spreaker.
Orario flessibile, possibilità di lavorare a distanza e da qualunque dispositivo: si chiama Smart working e in Italia coinvolge già oltre 305.000 lavoratori.
Il mondo del lavoro sta cambiando, e non soltanto per le grandi aziende.
Da quando gestisco un team di lavoro a distanza, ho inevitabilmente cambiato il mio modo di fare impresa. Passare da un approccio alle performance interamente misurato sulla base del numero di ore trascorse alla scrivania ad un approccio basato sui risultati raggiunti, si è rivelato lo stimolo più grande. Non solo ha amplificato l’efficienza del lavoro, che è diventato più rapido e snello, ma ha anche rafforzato la fiducia reciproca tra collaboratori.
Secondo il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
Lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro caratterizzato dall’assenza di vincoli di tempo o spazio, un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che ci aiuta a conciliare i tempi di vita e lavoro (work life balance) e, al contempo, a diventare più produttivi ed efficienti.
Innescando la miccia per una vera e propria rivoluzione industriale (o “industria 4.0”), lo Smart working sembra ormai una caratteristica imprescindibile dell’azienda del futuro.
E però, non è tutto così semplice.
Io stessa, pur gestendo un team a distanza di modeste dimensioni, mi trovo di fronte a numerosi ostacoli…
Lavoro da casa o in mobilità e coworking portano senz’altro dei vantaggi. Si pensi solo all’eliminazione dei tempi morti del pendolarismo o al miglioramento dell’equilibrio tra vita privata e vita professionale.
Ma è anche vero che sapersi organizzare in autonomia e il mancato confronto con colleghi su base quotidiana richiedono un qualche allenamento. Senza contare lo smarrimento che si può provare di fronte alla frammentazione della cultura aziendale, non più vissuta in un unico spazio comune.
A parlare è Silvia Zanella, Impact Girl protagonista della puntata di oggi!
Responsabile a livello globale del Digital Marketing per Adecco Group, Silvia si occupa con grande passione del futuro del lavoro, digitale e non.
Giornalista professionista, collabora anche con il Corriere.it per La Nuvola del Lavoro e con Wired.it.
Attraverso la sua guida, abbiamo analizzato il fenomeno dello Smart Working dal punto di vista del datore di lavoro, cercando di capire come trasformarlo in un alleato per la crescita della nostra azienda, evitando gli errori più comuni.
Pronta per saperne di più?
Corri subito ai punti salienti:
- 2:35 – Per chi non è lo Smart working;
- 5:20 – Il sorprendente impatto che ha il Lavoro Agile nella nostra società;
- 8:35 – Strumenti pratici da utilizzare per aumentare l’efficienza di un team che lavora a distanza;
- 16:02 – I fattori da considerare nella selezione di un nuovo talento (e come ridurre il margine d’errore);
- 23:17 – Come riuscire a capire la veridicità di quanto afferma un candidato, durante un colloquio online;
- 25:41 – Come integrare la new entry in un team a distanza (e gli errori da evitare);
- 33:41 – I lati oscuri dello Smart working e come aggirarli;
- 40:26 – Come tenere alta la motivazione di un gruppo che lavora a distanza.
Ascolta la puntata del podcast
Quando hai finito di ascoltare o guardare la puntata, ricorda di condividere il tuo pensiero nei commenti qui sotto.
In particolare: hai mai lavorato da remoto o coordinato un team a distanza? Se sì, quali spunti ti senti di condividere dalla tua esperienza?
Ti aspetto!
Ceci xx
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